Nel punto centrale del Giardino dei Semplici c’è un imponente esemplare di olivo. Non indica il baricentro fisico ma piuttosto un punto cruciale del percorso simbolico delineato dalle aiuole che caratterizzano il l’orto botanico. A questo esemplare attribuiamo una valenza simbolica forte, è infatti visibile da tutte le prospettive e segna l’inizio dell’aiuola dove sono conservate le piante per il cuore e la circolazione. Per secoli il cuore ha rappresentato l’organo chiave per il funzionamento dell’organismo animale, oltre che la sede delle emozioni e delle passioni. Oggi questo concetto sembra sorpassato, non fosse altro perché ci fanno molto più paura le malattie e i malfunzionamenti a carico del sistema nervoso. In questo senso un vecchio esemplare rappresenta la continuità della conoscenza ed uso delle piante che è iniziata con un approccio empirico per poi consolidarsi ed evolversi in quella che è la moderna fitoterapia, la scienza che usa le piante come strumento per la cura delle malattie. Ma l’olivo, la cui coltivazione è stata favorita e consolidata dai romani in tutti i paesi che affacciano sul mediterraneo, rappresenta anche la flora che proprio nella penisola Italiana trova la rappresentatività dell’area mediterranea. L’olivo come pianta alimentare, medicinale, che fornisce rami flessibili per i lavori di intreccio e legno di pregio, olio per lampade e olio per riti sacri. Sono alcuni degli spunti di approfondimento che una sola pianta può offrire e che testimonia la molteplicità di lettura ed interpretazione del percorso all’interno di un orto botanico. Un giardino ma con molti percorsi tematici!